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Convivio 5.0

Titolo: Convivio 5.0
Tecnica: olio e acrilico su tela
Dimensione: Cm 100 x 100
Anno di esecuzione: 2016

Dopo il pasto quattro amici perdono il piacere del confronto e privilegiano il nascondimento in un mondo parallelo, quello social, che malgrado il nome ha ben poco di davvero sociale. In un tale isolamento, nemmeno si rendono conto di una presenza aliena sulla tavola, l’unica che risponde al telefono quando il display si accende, dimostrando così d’essere primo tra i primati ed evidenziando che l’evoluzione è avvenuta nell’animale, mentre l’uomo è regredito allo stadio precedente all’articolazione del linguaggio. Alla base del nastro che fa da cornice all’opera passeggiano figure anonime, indaffarate in cose inutili, che con il loro incedere creano un modulo che si ripete all’infinito. Come automi, sprecano il dono più grande, il valore del tempo; mentre avanzano senza uno scopo, senza una meta, distratti da conversazioni cieche, alcuni di loro precipitano nell’oblio e, forse, nemmeno se ne accorgono.

“Convivio 5.0” è l’emblema di una società in cui l’uomo ostenta i progressi raggiunti, progredendo attraverso una sorta di aggiornamento web, che meglio ben equivale alla ragnatela in cui si è liberamente e perfettamente intrappolato.

L’opera si sviluppa sulle tematiche esistenziali attuali, mettendo in luce come l’evoluzione dell’individuo corrisponda a una sua involuzione intellettiva, che amo definire nuovo decadentismo. Ciò, purtroppo, ha poco a che vedere con lo spirito décadent che accomunava il modo di pensare dei poeti maledetti: oggi è proprio il pensiero autonomo ad essere lacunoso.

In questa tela la decadenza sociale evidenzia come, nella società contemporanea, il progresso sia generato da una profonda crisi dei valori e dove la tradizione, in passato foriera di insegnamenti e maestra di vita, sia oggi offuscata dall’indifferenza nei confronti dell’altro.

Inerzia, mancanza di dolore, tristezza, malinconia e torpore psicologico sono alla base di un’esistenza in cui il dialogo fra uomo e uomo è una pratica inesistente.