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Titolo: Una donna dietro il mostro “MEDUSA”

Titolo: Una donna dietro il mostro “MEDUSA”
Tecnica: scultura in fili di plastica
Dimensione: 60 x 90 x 55 (circa)
Anno di esecuzione: 2020

Il Male urla il suo silenzio di pietra e l’orrido mito della Medusa ritrova la sua forma di donna, tra serpenti pronti a colpire.

L’Architettura dell’Uomo, con il suo folle bisogno di durare, passa tutta da qua.

Il buio cosmico tenta di frantumare la luce e incute angoscia.

Qui l’urlo non solo si vede ma si sente.

Da questo buio e comunque da una profondità che non riusciamo a vedere, sorgono non senza difficoltà, steli che si contorcono al cui apice si dischiudono delle Margherite che, nel significato dei fiori, sono collegate al concetto di “Verità”.

Fiore della purezza e dell’innocenza, della semplicità e della modestia, dell’amore fedele e della pazienza è anche segno di libertà dalla corruzione ed elogio alla virtù dell’amore fedele.

Questo fiore con i petali a raggiera attorno al disco centrale giallo, simboleggia il sole della vita, cioè, l’occhio del giorno che, nell’opera, sta a significare il bene che alla fine vince e protegge le avversità esistenziali.

Se ogni Arte è un segno e se ogni segno è un Simbolo, con quest’opera dichiaratamente simbolista, ho sintetizzato, la tragica condizione umana, a cui non pongono rimedio né vanità di scienza, né pazzia di fede.